Quando le mani si sfiorano: è una storia vera?

Redazione
Quando le mani si sfiorano: è una storia vera?

Quando le mani si sfiorano: è una storia vera?. Come dichiarato dalla regista stessa, la figura di Leyna è ispirata a quella di una ragazza scoperta dalla Asante stessa mentre stava facendo ricerche per la realizzazione del suo film. Ma più che ad una storia vera, in questo caso, ci si accorge ben presto che la storia di Leyna è ispirata a quelle di tante altre persone vissute all’epoca del nazismo e che come lei, si sentivano tedesche ma erano trattate come meri errori da estirpare dal sistema.” Questo articolo esplorerà la storia di Leyna e come essa sia un racconto ispirato a fatti realmente accaduti durante il periodo del nazismo, evidenziando la lotta identitaria di Leyna e delle persone che hanno vissuto quel periodo storico, nonché il sistema che li trattava come errori da eliminare.

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La storia di Leyna: un racconto ispirato a fatti realmente accaduti

La storia di Leyna è un racconto che si ispira a fatti realmente accaduti durante l’epoca del nazismo. La regista, Amma Asante, ha dichiarato che il personaggio di Leyna è basato su una ragazza che ha scoperto durante le sue ricerche per il film. Questo conferisce al racconto una profondità e autenticità. Che rispecchia le esperienze di molte persone che si sentivano tedesche ma venivano considerate come errori da estirpare dal sistema. La storia di Leyna diventa quindi un simbolo delle ingiustizie. E delle persecuzioni subite da coloro che non corrispondevano agli ideali nazisti, offrendo uno sguardo intimo e commovente sulla vita durante quel periodo oscuro della storia.

La lotta identitaria di Leyna e delle persone vissute durante il nazismo

La lotta identitaria di Leyna e delle persone vissute durante il nazismo è un tema centrale nel film “Quando le mani si sfiorano”. Leyna, come molte altre persone tedesche non ariane dell’epoca, si sentiva profondamente legata alla sua patria ma veniva trattata come un errore da estirpare dal sistema nazista. La sua lotta per mantenere la propria identità e dignità nonostante le atrocità del regime diventa quindi simbolo di resistenza e coraggio. Il film mette in luce come tante persone vissute durante quel periodo siano state costrette a nascondere la propria vera identità per sopravvivere, dimostrando così la forza e la determinazione di coloro che si sono opposti alle ingiustizie del nazismo.

Un sistema che trattava gli individui come errori da eliminare

Durante il periodo del nazismo, il sistema tedesco trattava gli individui considerati diversi come veri e propri errori da eliminare. Questo sistema discriminatorio non si limitava solo agli ebrei, ma coinvolgeva anche altre persone che non rientravano negli standard di purezza razziale imposti dal regime. Leyna, la protagonista del film “Quando le mani si sfiorano”, rappresenta un esempio di questa triste realtà. Nonostante si sentisse tedesca e avesse una madre tedesca, Leyna veniva trattata come un errore da estirpare dal sistema. Questo approccio disumano e disprezzante verso gli individui che non rispettavano gli ideali nazisti è un orrore che ha segnato la storia e che ci ricorda l’importanza di combattere ogni forma di discriminazione.

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