Le Iene, il selfie di cattivo gusto davanti ad un incidente mortale

Redazione
Le Iene, il selfie di cattivo gusto davanti ad un incidente mortale

Interessante e sconfortante insieme il servizio di Alice Martinelli costretta a raccontare la storia, non la prima, purtroppo, del genio che si è scattato un selfie sul luogo di un incidente mortale e, non contento, ha anche filmato la donna riversa all’interno della sua auto che da lì a pochi minuti perderà la vita. È incredibile come l’empatia possa trasformarsi in voyeurismo, una perversione digitale che sembra non conoscere limiti. Come può qualcuno trovare normale fare una cosa del genere? Eppure, secondo una psicologa intervistata da Alice, questa reazione assurda potrebbe essere collegata a una forma di empatia distorta. È davvero sconcertante pensare che davanti a tragedie così gravi, alcuni preferiscano congelare la situazione per ottenere una misera ricompensa di like sui social media.

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Le motivazioni dietro i selfie macabri: una prospettiva psicologica

Quando ci troviamo di fronte a selfie macabri, ci chiediamo cosa possa spingere qualcuno a compiere un gesto così disturbante. Secondo una prospettiva psicologica, questa reazione assurda potrebbe essere collegata a una forma distorta di empatia. In questi casi, l’individuo potrebbe essere sopraffatto dall’emotività del momento e agire in modo inappropriato. La ricerca di attenzione e consolazione attraverso i like potrebbe essere un’altra motivazione dietro questi comportamenti aberranti. Tuttavia, questa spiegazione lascia basiti, perché dovremmo aspettarci che l’educazione e le convenzioni sociali intervengano per frenare istinti sbagliati come questi. Purtroppo, sembra che in alcuni casi la sovrastruttura sociale sia assente o inefficace nel fermare tali azioni scioccanti.

Il ruolo dell’educazione e delle convenzioni sociali nella società digitale

Nella società digitale di oggi, il ruolo dell’educazione e delle convenzioni sociali sembra essere svanito nel nulla. È sconcertante vedere come le persone si sentano autorizzate a fare qualsiasi cosa online, senza considerare le conseguenze delle proprie azioni. I selfie macabri e i video di incidenti mortali sono solo un esempio di come la mancanza di educazione e rispetto per gli altri possa prendere il sopravvento. Non dovrebbe essere necessario ricordare alle persone che è sbagliato approfittarsi del dolore altrui per guadagnare like e visualizzazioni. Sembra che le convenzioni sociali si siano completamente dissolte nel mondo virtuale, lasciando spazio a comportamenti egoisti e insensibili. È triste constatare come l’educazione non abbia più il potere di influenzare le azioni delle persone, soprattutto quando si tratta di situazioni così delicate e dolorose.

Riflettendo su questa storia sconvolgente, ci rendiamo conto che il confine tra empatia e voyeurismo è fragile. È preoccupante come alcune persone possano essere attratte da comportamenti così insensibili e cruenti. Ci chiediamo quale sia il futuro di una società digitale in cui l’educazione e le convenzioni sociali sembrano non avere più voce. E tu, cosa pensi?

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