Pamela Prati: la verità sul caso di Mark Caltagirone. Cosa ha deciso il giudice

Redazione
Pamela Prati: la verità sul caso di Mark Caltagirone. Cosa ha deciso il giudice

La verità dietro la storia di Mark Caltagirone è stata finalmente svelata. Dopo cinque anni dalla vicenda, il Gip di Roma Valeria Tomassini ha deciso di archiviare la denuncia presentata dalla showgirl Prati. Secondo il giudice, l’intera storia del finto matrimonio è risultata essere un espediente utilizzato a scopi autopromozionali, senza alcuna truffa da parte delle ex agenti. Tuttavia, i legali della Prati si oppongono alla richiesta di archiviazione, chiedendo che venga istituito un procedimento per definire le eventuali colpe dei soggetti coinvolti.

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La decisione del Gip di Roma: Archiviata la denuncia presentata dalla Prati

La decisione del Gip di Roma Valeria Tomassini di archiviare la denuncia presentata dalla showgirl Prati rappresenta un punto di svolta nella vicenda del presunto finto matrimonio con Mark Caltagirone. Dopo cinque anni, il giudice ha stabilito che la truffa non è avvenuta e che l’intera storia è stata un espediente utilizzato a scopi autopromozionali, con il consenso della stessa vittima. Secondo le motivazioni dell’ordinanza, questa vicenda avrebbe garantito un indubbio vantaggio per la showgirl e per le reti televisive che ne hanno fatto oggetto di intrattenimento. Nonostante l’opposizione dei legali della Prati, il gip ha deciso di non istituire un procedimento per definire eventuali colpe dei soggetti coinvolti.

Le motivazioni dell’ordinanza: Un espediente a scopi autopromozionali

Nelle motivazioni dell’ordinanza che ha portato all’archiviazione della denuncia presentata dalla Prati, il Gip di Roma Valeria Tomassini ha sostenuto che l’intera storia del finto matrimonio con Mark Caltagirone era un “espediente utilizzato, con il consenso della stessa vittima, a scopi autopromozionali”. Secondo il giudice, la showgirl non è stata truffata dalle due ex agenti affinché credesse nell’esistenza di un corteggiatore inesistente. Al contrario, la vicenda avrebbe garantito un indubbio vantaggio per la vittima e per le reti televisive che ne hanno fatto intrattenimento. Questa conclusione ha portato il pm a chiedere l’archiviazione del procedimento, mentre i legali della Prati si oppongono a questa decisione, richiedendo un’indagine sulle eventuali colpe dei soggetti coinvolti.

La richiesta di archiviazione contrastata dai legali della Prati

I legali della Prati si oppongono alla richiesta di archiviazione avanzata dal pm, chiedendo invece l’istituzione di un procedimento che possa definire le eventuali colpe dei soggetti coinvolti nella vicenda. Secondo i legali, la decisione del Gip di Roma di non dare seguito a questa richiesta è in contrasto con i fatti emersi durante l’indagine. Ritengono infatti che la showgirl sia stata truffata dalle due ex agenti, che l’hanno indotta a credere all’esistenza di un corteggiatore inesistente. I legali della Prati cercano quindi di ottenere una chiara valutazione delle responsabilità e delle azioni compiute dai soggetti coinvolti, al fine di fare piena luce sulla vicenda.

La decisione del Gip di Roma di archiviare la denuncia presentata dalla Prati solleva molte domande sulla verità dietro la storia di Mark Caltagirone. Mentre il giudice ritiene che si tratti di un espediente autopromozionale, i legali della Prati insistono per un’indagine sulle colpe dei soggetti coinvolti. Questo caso ci invita a riflettere sulla complessità delle dinamiche umane e sulla difficoltà di stabilire la verità in situazioni complesse come questa.

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