La Volta Buona: che rapporto ha Alessandro con lo zio Rino Gaetano?
Chi è Alessandro Gaetano? È un musicista e nipote di Rino Gaetano, figlio di Anna, la sorella del famoso cantautore. Alessandro Gaetano, seguendo le orme del suo zio, ha creato una tribute band chiamata “Rino Gaetano Band” per onorare la memoria del suo zio. Alessandro è anche l’ideatore del “Rino Gaetano Day”, un evento che è ora alla sua tredicesima edizione.
La questione politica
Recentemente, Alessandro è salito alla ribalta per una disputa con l’attuale Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Meloni, celebrando la sua recente vittoria nelle elezioni politiche, ha utilizzato la canzone “A mano a mano”, scritta nel 1978 da Riccardo Cocciante e Marco Luberti, ma resa famosa da Rino Gaetano. Questa scelta non è stata apprezzata dalla famiglia Gaetano.
Alessandro, in un’intervista a Repubblica, ha enfaticamente condannato l’uso della celebrità di Rino Gaetano a scopi politici o propagandistici, dicendo: “La famiglia Gaetano si dissocia da ogni utilizzo o abuso del nome di Rino e delle iniziative realizzate in suo nome, come il Rino Gaetano Day, che sia diretto a scopi politici o propagandistici. Siamo stanchi. Mia madre Anna, la sorella di Rino, ed io abbiamo ripetutamente affermato che non approviamo tali iniziative: Rino appartiene a tutti, e la politica non dovrebbe appropriarsene. Non è una questione di destra o sinistra. È una questione di sfruttamento dell’amore che le persone nutrono per questo straordinario artista. Avremmo detto la stessa cosa se lo avesse fatto la sinistra.”
Pur essendo un membro iscritto al partito di sinistra, Rino era principalmente interessato a che la politica producesse benefici per la gente. Dando un’occhiata ai politici attuali, sembra che questo non accada, e sarebbe apprezzabile se cessassero di utilizzare le sue canzoni. Alessandro, che ha due fratelli, in un’intervista a “Oggi è un altro giorno” su Rai Uno, ha condiviso lo spirito generoso e disponibile di suo zio Rino.
Così generoso da regalarci un mangiacassette a noi tre nipoti, nella volontà di non farci sentire esclusi uno dall’altro. Rino era sempre allegro in casa, cantando e scattando foto con scenografie creative che lui stesso ideava. Alessandro ha anche raccontato un episodio emblematico del suo zio: quando Rino stava progettando l’arredamento della sua villa, aveva riservato una piccola cucina per il caffè e un letto pieghevole, lasciando una stanza libera per la sua creatività. Un giorno, Alessandro ha aperto una porta incautamente, provocando la disapprovazione di Rino perché stava in quel momento concentrato nella sua creazione.