Gloria, perché Sabrina Ferilli ha accettato la parte

Redazione
Gloria, perché Sabrina Ferilli ha accettato la parte
Sabrina Ferilli

Gloria va in onda su Rai 1 da lunedì 19 febbraio. La protagonista è un’attrice protagonista, una volta di grande importanza,  chesi sente trascurata con l’avanzare dell’età, una situazione condivisa da molte delle sue colleghe. Tuttavia, l’attrice romana sostiene che le cose stanno cambiando. Oggi vede attrici di 60 e 70 anni come protagoniste di grandi storie, molte delle quali hanno vinto l’Oscar. Riconosce che c’è ancora molto da fare per superare i pregiudizi.

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La trama

Gloria, tuttavia, non è un’attrice che viene trascurata tanto per la sua età, quanto per quello che è alla moda oggi: i social media, la semplificazione, la mostra del dolore. Secondo Gloria, tutto è semplificato al punto che il pollice su o giù può esprimere un’opinione, ma questo mondo è molto pericoloso in quanto esseri umani sono complessi e, nella vita reale, giù non esistono, a parte le scale. Quando si confronta con Anna Magnani, enfatizza: “All’inizio della mia carriera, c’era una competizione”.

L’interpretazione di Sabrina Ferilli

Sempre ho rifiutato film che offrivano ruoli simili a quelli che lei avrebbe potuto fare. Tuttavia, non mi sono mai rammaricata. Infatti, i molteplici rifiuti nel corso della mia carriera mi hanno persino salvato l’esistenza. Ferilli afferma che non esistono altri progetti con Rai al momento, in quanto preferisce concentrarsi su un progetto alla volta.

Il clichè della rivalità femminile viene spesso rappresentato, ma questa serie capovolge i ruoli tradizionali, e questo è uno dei motivi per cui mi è piaciuto molto parteciparvi. Gloria crede fermamente che il suo vasto talento stia andando sprecato nel mondo delle serie TV, dove ha mostrato una grande eleganza negli ultimi anni.

Ha l’intenzione di ritornare al rispettabile mondo del cinema. Sa, senza ombra di dubbio, che una volta lasciata la televisione, riuscirà a rifarsi un nome sul grande schermo. Quando le viene chiesto se vorrebbe seguire l’esempio di Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti o Margherita Buy e debuttare come regista, Ferilli risponde: “No, non è il mio mestiere, non sarei all’altezza, non ne avrei la capacità”, senza aggiungere nient’altro.

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