Festival di Sanremo 2024: può tornare a Sanremo Ghali dopo quello che è successo?

Redazione
Festival di Sanremo 2024: può tornare a Sanremo Ghali dopo quello che è successo?

L’episodio riguardante Ghali ha indotto una situazione scomoda per i dirigenti della Rai. Ha portato a un gesto di solidarietà nei confronti di Israele attraverso una dichiarazione di Antonella Baccaro. L’amministratore delegato, Roberto Sergio, ha saputo sfuggire abilmente alle indagini dei giornalisti riguardo alla frase “Fermiamo il genocidio” pronunciata dal famoso rapper al Festival di Sanremo. Stranamente, non figura la firma del direttore generale, Giampaolo Rossi, sul documento.

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Cosa è successo?

Le severe critiche dell’ambasciatore israeliano, Alon Bar, rivolte alla Rai per aver permesso a Ghali di lanciare il suo messaggio da palco di Sanremo, hanno causato grande trambusto.

La scenografia del Festival di Sanremo, che ospitava un gran numero di giornalisti in attesa dei vincitori, era carica di tensione. Una situazione pronta a festeggiare un altro record infranto da Amadeus, accolto con un’ovazione in piedi.

Con le controversie sulle scarpe di John Travolta e sui trattori finalmente sopite, ci si aspettava che i settori superiori potessero affrontare solo questioni relative al concorso, come il sistema di voto, e celebrare i successi. Tuttavia, questa speranza è crollata. Insomma, è caduto tutto regalando un forte colpo al morale.

A seguito di un colloquio con il team di pubbliche relazioni, si è avviata una strategia di contenimento. Roberto Sergio, che era pronto a difendersi dalle pesanti critiche degli ultimi giorni, ha fatto solo una breve presenza in sala stampa per ringraziare i giornalisti. Il suo volto teso ha nascosto un certo nervosismo.

Dopo la conferenza, il Direttore Generale della Rai, Roberto Sergio, ha risposto alla questione dell’ambasciata israeliana. Lo ha fatto con una risposta accuratamente formulata in una nota diffusa tra i comunicati mentre in conferenza stampa si discute delle strabilianti percentuali di ascolto e dei futuri presentatori.

La nota sottolinea alcuni fatti indiscutibili: i telegiornali e i programmi Rai hanno dedicato molta attenzione alla strage di Hamas del 7 ottobre e agli eventi in onore della memoria della Shoah nell’ultima settimana di gennaio. “Il mio supporto al popolo israeliano e alla comunità ebraica è sincero e deciso”, ha affermato il Direttore Generale.

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