Festival di Sanremo 2024, le pagelle di Prima Copertina sulla terza serata
Questi sono i voti della terza serata del Festival di Sanremo secondo noi di Prima Copertina. Vediamo insieme che cosa ci è piaciuto di più e che cosa ci è piaciuto meno.
Le nostre pagelle
AMADEUS – 6,5 Il conduttore sembra raffreddato dalle controversie e dallo stress seguito alla presenza di John Travolta la sera precedente, che lo portano a reprimere i suoi critici in apertura di serata. Mentre ci avviciniamo alla fine del festival, il ritmo non cala. Tuttavia, c’è da stare attenti alla stanchezza (anche a causa dell’orario tardivo…) e alle possibili sbavature.
TERESA MANNINO – 7 Una comica nata, che non è intimorita dalla pressione di un palcoscenico che spaventa tutti. Il suo monologo potrebbe non essere tra i più scintillanti, ma riesce comunque a strappare qualche risata.
EROS RAMAZZOTTI – 8 (con menzione d’onore) 40 anni di Terra Promessa, 40 anni dal trionfo tra le Nuove Proposte. 40 anni… ma non li dimostra. Questo è già un motivo di applauso a scena aperta. Distintivo speciale per il suo richiamo a porre fine ai conflitti, in memoria di tutti i bambini a cui manca una Terra Promessa. Dice “Ferma il sangue, ferma le guerre. Pace!”
STEFANO MASSINI-PAOLO JANNACCI – 9 Non si limitano semplicemente a proporre canzoni potrebbe essere la sottotitolo del loro contributo al festival, che porta all’Ariston i diritti dei lavoratori e la questione delle morti sul lavoro, con una canzone toccante.
L’interesse è una decisione, così come nel Dna, secondo Jannacci.
GIANNI MORANDI – 9 Potremmo organizzare una petizione per avere la sua presenza ogni anno? Amadeus lo ha convocato perché sentiva la sua assenza, proprio come noi. Vai avanti, Gianni.
SABRINA FERILLI – 6 Un manuale su come utilizzare al massimo una attrice/un attore VOL. 1. Ferilli fa una breve apparizione (dovuta alla sua prossima fiction su Rai) e ritorna all’Ariston dopo aver co-presentato una sera nel 2022 con Amadeus (con un seguito di polemiche). Non perde l’opportunità di stuzzicarlo: “Ti ho lasciato qui e qui ti ho ritrovato”.
RUSSELL CROWE – 8 Un manuale su come utilizzare al meglio una celebrità internazionale Vol. 2. Dopo l’imbarazzante ingresso di John Travolta, gli scrittori hanno meglio affinato la loro strategia (anche se ci becchiamo con la massiccia pubblicità sulle prossime date del suo tour italiano). Il Gladiatore si esibisce con la sua band (e stiamo quasi preferendo lui a qualche cantante in competizione). Prende in giro anche il collega (imitando il gesto dell’anatra) ed enfatizza le sue radici italiane.
EDOARDO LEO – 7 Un manuale su come utilizzare al meglio un’attrice/un attore VOL. 2. È venuto per promuovere Il Clandestino, la nuova serie di Rai1, e ne approfitta per fare un appello sull’importanza della cultura: “Il sole della cultura è l’ultimo spiraglio di luce prima dell’oscurità”.
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