Le Iene, caos arbitri. La parola al presidente della FIGC, Gravina: “metteteci la faccia”
La nuova puntata del programma Le Iene ha nuovamente portato alla luce problematiche arbitrali, seguendo le confessioni di un arbitro non identificato che ha esposto le discrepanze del sistema calcistico italiano. Nel segmento che verrà trasmesso stasera, Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), sarà uno dei protagonisti principali, discutendo la problematica che ha creato scompiglio nelle recenti settimane.
“Siamo qui per presentare una proposta” dicono Le Iene
“Perché non garantire una protezione senza conseguenze o rappresaglie per gli arbitri che desiderano venire a galla e segnalare le irregolarità nel sistema arbitrale?”
La risposta del Presidente: “Bene, a mio parere, le denunce sono un gesto di coraggio che dovrebbe essere lodato, ma devono essere denunce ben fondate. Preferiremmo, diciamo, che vengano da individui non nascosti dietro anonimato, ovvero, preferiamo la massima trasparenza.”
“Tuttavia, scusate, l’arbitro si nasconde perché teme di essere espulso”, viene controbattuto. Il presidente risponde: “No, non dovrebbe averne paura.”
Sulle protezioni
Sulle protezioni, il Presidente ci tiene a precisare: “Eh no, attenzione, le disposizioni di protezione esistono per salvaguardare la verità, non per difendere le falsità. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di presentare una denuncia. Se le affermazioni che sono state fatte dovessero risultare vere, verranno affrontate, ma devono effettivamente essere vere.
Gli arbitri hanno quindi, direi, più un dovere che un diritto, di esprimere queste problematiche, e devono farlo nel modo più trasparente possibile. Se le loro affermazioni sono vere, non hanno nulla da temere; anzi, noi ammiriamo tale gesto.”
Continua:
“Non possiamo tollerare manipolazioni o realtà false che potrebbero minare l’equilibrio del nostro sistema. Se la verità esiste, emerge sempre e noi la proteggiamo”. La Iena interrompe: “Dunque, il messaggio è “Se la verità è dalla tua parte, non temere di affrontare le conseguenze?” e la risposta: “Questo è valido per qualsiasi campo, non solo per gli arbitri. Penso che sia applicabile alla vita di tutti”. “Bene, non tutti gli individui si distinguono per il loro coraggio. Da noi, il coraggio è un requisito”.
Dopo aver trasmesso il servizio de Le Iene, molti arbitri e ex arbitri di varie categorie si sono messi in contatto con noi. Includono arbitri che hanno officiato in Serie B, Serie C e Serie A, che sostengono che la testimonianza dell’arbitro anonimo è accurata. “Devono documentarlo”. Anche loro provano paura. “Ma da cosa sono spaventati?”.