Claudio Bisio primo film da regista : “L’ultima volta che siamo stati bambini”. Tema centrale gli orrori delle guerre
L’attore Claudio Bisio ha affrontato un importante tema storico con oltre 400 studenti padovani all’Arcella. Durante l’incontro sono stati presentati il film “L’ultima volta che siamo stati bambini“, tratto dal libro di Fabio Bartolomei e incentrato sull’Olocausto.
Claudio Bisio debutta come regista con il film “L’ultima volta che siamo stati bambini”
L’occasione era particolarmente significativa, poiché avvenuta poco prima della Giornata della Memoria del 27 gennaio. Bisio ha spiegato che la memoria storica non deve essere mai cancellata e che questo film rappresenta un mezzo per ricordare l’importanza di non dimenticare.
Inoltre, il film è simile alla “Vita è bella” di Benigni, poiché affronta un evento tragico in modo leggero senza perdere il rispetto dovuto al tema. Bisio ha dimostrato quindi le sue doti non soltanto come attore, ma anche come regista, affrontando temi di grande importanza storica.
Al cinema Multiastra dell’Arcella si sono scatenati fragorosi applausi da parte degli studenti padovani in occasione dell’esordio di Bisio alla regia. L’attore, tuttavia, non ha mai cercato di passare dietro la macchina da presa, poiché la sua vocazione è e resterà quella della recitazione.
Il suo nuovo ruolo è giunto come una sorpresa: dopo aver letto il libro, infatti, Bisio si è innamorato della storia e con la ferma determinazione di trasformarla in film, ha iniziato la caccia per trovare una regista. Tuttavia, i suoi coproduttori si sono accorti dell’impegno e della passione che Bisio nutriva per la storia, e così gli hanno suggerito di provare a dirigere lui stesso il film. Egli ha accettato, ma a condizione di trovare prima i bambini giusti per interpretare i protagonisti. Bisio ha impiegato almeno cento provini per trovare i quattro attori ideali, capaci di interpretare alla perfezione i personaggi della storia.
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Claudio Bisio ha scelto di presentare il suo primo film da regista poco prima della Giornata della memoria
Il 16 ottobre 1943, durante il rastrellamento del Ghetto di Roma, quattro bambini legati da una forte amicizia si separano quando uno di loro, di religione ebraica, viene catturato dai tedeschi. I tre amici rimasti decidono di partire alla ricerca del loro compagno, seguendo i binari del treno e attraversando l’Europa a piedi, nella speranza di convincere i tedeschi a liberarlo. Nel corso del viaggio, i tre ragazzi vivono molte avventure che mescolano episodi commoventi e momenti di leggerezza, senza mai dimenticare la tragedia dell’Olocausto. Il regista del film che racconta la loro storia afferma di aver trovato un equilibrio sottile tra comicità e dramma, senza mai cadere nell’esagerazione. Questo evento è stato organizzato dal Progetto Giovani del Comune di Padova, in collaborazione con la Fiera delle Parole, come parte di una rassegna settimanale in occasione della Giornata della Memoria.
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