Cristiana Ciacci, figlia di Little Tony, parla della sua anoressia : “Non voleva nemmeno farmi salire sul palco. Diceva che ero troppo magra.”
Il papà Little Tony non è mai stato un asso nella veste di genitore. Lo spiega sua figlia Cristiana Ciacci durante un’ intervista al Corriere della Sera: “Mio padre era sempre in giro, di qua e di là, sempre impegnato con miliardi di concerti.
Mamma anche lei spesso in viaggio. Finivo per stare con la nonna o la governante. Avevo tutto ciò che uno potrebbe desiderare, addirittura una piscina da olimpiadi nel giardino. Ma ciò che più mi mancava era un fratello o una sorella con cui giocare. Finivo per passare mesi da sola. E questo mi ha fatto venire l’anoressia per 12 anni”.
La malattia del padre è sempre stata un mistero per lei: “Mi diceva ‘Ma che problema c’è? Basta ingoiare del cibo’. Ma ho capito dopo un po’ che era solo ignoranza. A volte l’ho odiato per questo”. E poi aggiungeva: “Non voleva nemmeno farmi salire sul palco. Diceva che ero troppo magra.
Io gli ho risposto ‘Metti un bolerino così non si vedono tutte le ossa’. Per fortuna ho fatto danza per anni e le gambe erano muscolose. Ma il resto era uno scheletro”. Nemmeno il suo ultimo spettacolo tv, ‘I migliori anni’ di Carlo Conti, ha voluto farle fare.
Una corista al posto suo sarebbe stata meglio, così evitavano domande scomode. “Abbiamo litigato parecchio”, confessa Cristiana. Ma alla fine l’ha perdonato: “C’era un amore profondo tra noi due, non potevo non farlo. Eravamo nati nello stesso giorno, il 9 febbraio, e avevamo lo stesso carattere”.
Cristiana Ciacci ha confessato di non aver mai provato gelosia nei confronti delle ammiratrici del padre. Pare che il vecchio fosse abile nel fare sentire la figlia come l’unica, nonostante avesse avuto un sacco di donne.
Le ammiratrici non sono invece state risparmiate dalle critiche di Cristiana: tutte troppo statuarie, con le curve al posto giusto, ma sempre con qualcosa che non andava. Una risata brutta, un naso importante o un modo di parlare troppo provinciale. C’era addirittura un’amante che veniva da Teramo, dai capelli biondi e corti. La soprannominava Nonna Papera e si portava dietro addirittura i suoi vestiti per cambiarsi dopo pranzo.
Ogni tanto anche Cristiana veniva scambiata per una delle tante fidanzate del padre, ma tra le più giovani non c’è mai stata gelosia. “Ma chi la chiamerebbe mai matrigna?” – lascia intendere Cristiana sulla questione età. Insomma, sembra che invecchiare non abbia smorzato la verve e l’ironia della Ciacci.
Infine, Cristiana svela il trucco del padre per vivere a lungo: “Era un tipo attento all’alimentazione, non mangiava mai dopo le 6.30 di sera poiché soffriva di due ulcere. Colpa della mamma.” A pranzo gli piacevano gli spaghetti al pomodoro, mentre a cena preferiva il pesce e le zucchine lesse. Niente alcol, niente fumo, solo caffè d’orzo.
Ma non gli piaceva essere chiamato “nonno”: temeva di diventare impopolare tra le donne e di sembrare vecchio. Quando gli ho detto che stavo aspettando il mio primo figlio – ne ho avuti cinque – è sfuggita una reazione del genere “Che tragedia”. Poi però ha realizzato che il suo personaggio di “nonno rock” andava forte.