Chiara Ferragni e la società TBS Crew Srl, chiariscono i dubbi sui ricavi della bambola Trudi : “Donati a noprofit”
Chiara Ferragni continua ad essere al centro dell’attenzione riguardo i suoi proventi. Tuttavia, la TBS Crew Srl, società controllata dall’influencer, ha rilasciato una nota per chiarire che i proventi derivanti dalle vendite della bambola in edizione limitata creata con Trudi sono stati donati all’associazione Stomp Out Bullying nell’estate del 2019.
La TBS Crew sottolinea che la donazione è stata effettuata in linea con quanto già comunicato tramite il canale Instagram di Chiara Ferragni e altri riconducibili alla società. Pertanto, i ricavi netti delle vendite, a parte le commissioni di vendita pagate dal TBS al provider esterno, sono stati devoluti completamente all’associazione che lotta contro il cyberbullismo.
La TBS Crew Srl società controllata da Chiara Ferragni i ricavi a favore della STOMP Out Bullying
La società ha specificato che l’impegno a favore di STOMP Out Bullying ha interessato esclusivamente le vendite delle bambole effettuate sul canale e-commerce diretto, come dichiarato nei materiali di comunicazione, e non su altri canali gestiti da terzi.
La ‘Chiara Ferragni Doll by Trudi‘ rappresenta una forte dichiarazione di intenti contro il cyberbullismo, promossa dalla nota imprenditrice. Trattasi di una bambola dalle fattezze della famosa influencer, in edizione limitata, in vendita per sole 48 ore al costo di 35 euro, con i ricavati destinati alla no profit Stomp Out Bullying.
Questa associazione si dedica da anni alla lotta contro il bullismo, il cyberbullismo, l’omofobia e le discriminazioni nei confronti della comunità LGBTQ. La ‘Chiara Ferragni Doll by Trudi‘ è un prodotto di alta qualità e dalla grande valenza simbolica, destinato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del bullismo, uno dei problemi più diffusi e drammatici dei nostri giorni.
Il fine della creazione della bambola, come descritto sul sito dell’influencer, va al di là del semplice scopo di far felici i destinatari del dono. Si vuole infatti promuovere un messaggio importante, parlando apertamente di una tematica sociale di grande rilevanza che affligge sempre più giovani in tutto il mondo.
In prima persona, Chiara ha confessato di essere stata vittima di un sistema che spinge a credere di non essere abbastanza belli, intelligenti, magri o famosi, sulla base di stereotipi sbagliati imposti da una mentalità che tutti dovremmo impegnarci a combattere.
Questo piccolo oggetto è stato pensato come un primo passo concreto per aiutare coloro che sono stati colpiti da questo fenomeno perché come ha sottolineato Chiara Ferragni: “..Non dobbiamo mai permettere a nessuno di farci sentire che non siamo abbastanza!”. Dopo essere stato ampiamente riportato dai media, il messaggio diffuso dalla società ha fatto eco in tutto il mondo.